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Per il secondo anno il festival si svolgerà nel quartiere di Lanera. Si è innescata quella relazione sperata, ricercata, voluta: cittadini appassionati, organizzazioni consapevoli e commercianti motivati, hanno preso parte al processo di ideazione di questa edizione.

Dopo 7 anni di attività nei quartieri, dopo aver vissuto in pieno il processo di Matera 2019, ci siamo posti nuove sfide: fare in modo che i diversi quartieri di Matera trovino una vocazione culturale, che riescano a pensarsi parte di un sistema più complesso ed allargato che si chiama città.

Nessuno Resti Fuori attiva percorsi e processi di miglioramento e cambiamento in ogni quartiere, coinvolgendo le persone interessate.

Ogni anno in un quartiere di Matera prendono vita laboratori, performance e spettacoli. 

Le persone vengono invitate a ritrovarsi nelle piazze, nei cortili, nei parchi, per condividere argomenti, questioni, tematiche e ragionare sui bisogni.

Lo spazio pubblico diventa il luogo di incontro, scambio, conoscenza, partecipazione, rito, festa.

GENERARE PARENTELE INASPETTATE

Anche per quest’anno il tema parte dalla riflessione su come si possa vivere bene creando relazioni e parentele inaspettate. Abbiamo fatto nostro il pensiero della filosofa Donna Haraway, lo abbiamo messo a disposizione del processo artistico, ne abbiamo discusso con la comunità sempre più numerosa che si raccoglie intorno al teatro. 

La riflessione si è contaminata con istanze politiche nella ricerca di energie capaci di generare relazioni e pensieri rivoluzionari, con le pulsioni di ragazze e ragazzi che vogliono essere considerati e ascoltati, ed infine con il pensiero che l’azione individuale può contribuire alla giustizia ambientale (l’insieme delle condizioni fisiche, sociali, morali, culturali, storiche ed economiche in cui un individuo vive e che lo definiscono).

NESSUNO RESTI FUORI APS

Ci siamo fatti co-protagonisti e co-protagoniste di una riflessione a noi cara. Ci stiamo assumendo la responsabilità di vivere bene, facendo tesoro di relazioni e spazi di progettualità, ascolto, costruzione e confronto che sentiamo sempre più rari. Stiamo dando forma alle nostre necessità nutrendoci di un gesto di fiducia da parte di IAC Centro Arti Integrate. In questo gesto è racchiusa la risposta a una richiesta che noi, nuove generazioni, stiamo facendo. La vita personale e professionale iniziano a fondersi, saldandosi nella costruzione delle nostre visioni che trova spazio nell’ascolto, nella fiducia, nella cura.

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