Domino
Teatro Nucleo
“La dittatura perfetta avrà le sembianze di una democrazia, una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire.” A. Huxley
Nel presente distopico di DOMINO, non ci sono buoni e cattivi, i personaggi si muovono come pedine di un gioco crudele, freddi ingranaggi e funzioni di un sistema perverso che sembra non lasciare scampo. Cuore del gioco è un misterioso meccanismo di selezione al quale sono sottoposte le quattro donne protagoniste, sorvegliate e condotte attraverso le varie fasi del processo da tre guardie dal sorriso perenne e inquietante. Sulla scena si staglia un parallelepipedo metallico, un cubo misterioso e criptico, allegoria di un potere sempre più difficile da identificare e quindi sovvertire, che scandirà le fasi della selezione che porterà alla scelta di una delle quattro concorrenti/prigioniere. Lo spettacolo vuole portare l’attenzione, tramite un linguaggio multidisciplinare che va dalla danza, all’uso delle proiezioni, al teatro e alla musica, sulla progressiva diminuzione di beni primari, sulla concreta, lenta e graduale perdita della libertà di pensiero, sull’innalzarsi di nuovi muri e frontiere anche sociali, sulla poesia come strumento di salvezza, sul bisogno di credere in qualcosa o qualcuno. Sulla rivolta come atto necessario.
Credits:
col sostegno di Regione Emilia Romagna e Mibact
regia Natasha Czertok
con Annamaria D’Adamo, Daniele Giuliani, Marco Luciano, Martina Pagliucoli, Veronica Ragusa, Chiara Venturini, Natasha Czertok
musiche The Busy Bee, Balanescu Quartet, Steve Reich, Alessio Bettoli, Alfonso Santimone
scenografie Teatro Nucleo, RedoLab artigiani del riutilizzo, Luca Bernasconi
sartoria Chiara Zini
inserti video Anne Corporaal
Parte tecnica Alessio Bettoli, Franco Campioni