Una storia sul barone rampante
Il giovane Cosimo, dodicenne, a seguito di una lite in famiglia inizia una protesta, una ribellione contro il rigore e le regole imposte dagli uomini. Decide di salire su un albero e di rimanerci. Da quei rami non scende più, perché solo da un certa altezza e da una certa distanza riesce a vivere in modo autentico il mondo degli uomini. A fargli visita presto personaggi di ogni genere:una squadra di piccoli ladruncoli di città che si prende gioco di lui, Gian de Burghi ragazzo che incute timore tra gli abitanti ma che si rivela di gran cuore e grande cultura, giovani contadini, insegnanti bislacchi e altri abitanti del luogo che presto appoggeranno la sua protesta. Il suo non è un capriccio, è la volontà di seguire fino in fondo una regola autoimposta. A sostenerlo i suoi fratelli che, se pur all’inizio diffidenti e preoccupati, riescono presto a capire il valore della scelta di Cosimo. Decidono insieme di lasciare traccia della sua protesta che diventa protesta collettiva, cimentandosi nella scrittura di un manifesto, il manifesto della fanciullezza che è inno alla bellezza e alla purezza dell’essere bambini ed invito agli adulti a non dimenticarsene.
Credits:
scrittura e regia Annamaria D’adamo
aiuto regia Alì Sohna
disegno luci Joseph Geoffriau
con Francesco Carafa, Anita Fabiano, Miriam Falcone, Linda Gurrado, Chiara Irene, Alessia Priano, Sofia Priano, Emanuela Radogna, Cloe Sabino, Elide Sabino, Amelie Santantonio, Matilde Santantonio, Gabriella Scalcione, Nadia Scalcione