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Il festival si trova in una fase di cambiamento. Dopo 7 anni di attività nei quartieri, dopo aver vissuto in pieno il processo di Matera 2019, siamo ora di fronte a nuove sfide. Oggi il nostro obiettivo è quello di fare in modo che i diversi quartieri di Matera trovino una vocazione culturale, che riescano a pensarsi parte di un sistema più complesso ed allargato che si chiama città.

Nessuno Resti Fuori attiva percorsi e processi di miglioramento e cambiamento in ogni quartiere, coinvolgendo le persone interessate. Ogni anno in un quartiere di Matera prendono vita laboratori, performance e spettacoli. Le persone vengono invitate a ritrovarsi nelle piazze, nei cortili, nei parchi, per condividere argomenti, questioni, tematiche e ragionare sui bisogni.

Lo spazio pubblico diventa il luogo di incontro, scambio, conoscenza, partecipazione, rito, festa.

GENERARE PARENTELE INASPETTATE

In questa fase di grandi mutamenti, prendiamo in prestito il pensiero della filosofa Donna Haraway: possiamo vivere bene se generiamo parentele inaspettate

Possiamo vivere bene se manteniamo uno spazio aperto per l’altro, se ce ne prendiamo cura come fosse un figlio o una sorella, se ci lasciamo sorprendere dall’incontro inatteso, se creiamo connessioni con persone, creature, epoche, luoghi, questioni. 

EDIZIONE 2022

Da questa edizione Nessuno Resti Fuori si fermerà in ogni quartiere per due anni consecutivi, per radicare maggiormente la sua azione e per dare il giusto tempo affinché i bisogni delle persone che abitano il quartiere possano emergere, diventare desideri e trasformarsi in azioni.

Per il 2022 e 2023 il festival si svolgerà nel quartiere Lanera.

NESSUNO RESTI FUORI APS

Quest’anno si è costituita l’associazione di promozione sociale Nessuno Resti Fuori. 

Ne fanno parte un gruppo di ragazze e ragazzi molto giovani che negli anni sono cresciuti insieme al festival e hanno deciso di continuare a scommettere sul territorio, creando i presupposti per guardare al futuro in un’ottica di continuo mutamento. 

Nessuno Resti Fuori APS si è occupata di formare la  direzione artistica partecipata, un gruppo di persone che abitano in modo più consapevole tutte le fasi del festival: le fasi di ideazione, di relazione con gli abitanti del quartiere, la preparazione, i laboratori, gli spettacoli, gli incontri.

Dopo aver seminato, si cominciano a vedere i primi frutti.